La grafologia è la disciplina scientifica che, tramite l’esame della grafia, risale alle caratteristiche salienti dello scrivente.

Cosa possiamo comprendere dalla scrittura?

Nella grafia si colgono diverse dimensioni, sia in termini intellettivi che relazionali, di capacità e di potenzialità, l’idea che lo scrivente ha di sé e quella che vuole trasmettere, lo stato psico-fisico e le strategie di vita: analizzando la scrittura si ricava un quadro degli aspetti cognitivo – temperamentali, intellettivi ed affettivi.

L’analisi grafologica permette di cogliere le caratteristiche salienti di una persona, aiutandola a comprenderne i bisogni, le attitudini, le potenzialità e le motivazioni; rappresenta un percorso introspettivo che, donando autoconsapevolezza, permette di migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri.

La scrittura traduce gli impulsi che provengono dal cervello.

«Handwriting is brainwriting»
La mano che scrive è il cervello che scrive.
Wilhelm Preyer

È possibile richiedere al grafologo:

Profilo grafologico

Un ritratto per conoscersi meglio sul piano intellettuale, caratteriale, affettivo, sociale e professionale. Attraverso l’analisi grafologica sono, ad esempio, approfondite le seguenti aree:

– sfera intellettiva;

– area relazionale ed affettiva;

– doti, potenzialità e attitudini;

– motivazione di base;

– senso di sé e autostima;

– eventuali vulnerabilità;

– energia disponibile;

– tendenza umorale;

– strategie di vita.

E’ possibile richiedere un’analisi grafologica finalizzata all’orientamento scolastico e professionale

L’analisi grafologica finalizzata all’orientamento scolastico

Il ritratto grafologico è mirato all’orientamento allo studio per meglio comprendere le discipline per le quali si è portati. Dalla scrittura infatti si evincono doti e potenzialità, la sfera intellettiva e relazionale, il senso di responsabilità, la resistenza allo stress, le capacità organizzative e di pianificazione, l’autostima, la motivazione e altre caratteristiche importanti per consigliare un percorso adatto a sé.

L’analisi grafologica finalizzata all’orientamento professionale

Il ritratto grafologico mira all’orientamento al lavoro per illuminare sulla predisposizione verso alcune specifiche professioni o per fornire suggerimenti strategici al fine di migliorare la propria posizione.

Analisi grafologica di coppia

Analizzando entrambe le grafie è possibile evidenziare le relazioni che i due scriventi possono instaurare, indagare ambiti importanti nella dinamica relazionale quali la fedeltà, l’altruismo o la disponibilità. L’analisi grafologica di coppia costituisce così un aiuto importante per supportare la relazione, suggerendo quali strategie mettere in atto per sostenere le proprie aree positive di coppia o per superare una eventuale crisi.

Analisi grafologica della dinamica famigliare

(analisi di più scritture parentali)

Il lavoro grafologico consente di fotografare le dinamiche famigliari per supportare al meglio le relazioni che si instaurano al suo interno.

Studiando il gesto grafico, il grafologo può dare un importante contributo anche ad altre discipline come la psicologia, la medicina e il diritto. La sua professionalità è oggi riconosciuta in campo giuridico grazie alle perizie grafico-giudiziarie, in campo aziendale tramite la valutazione grafologica del personale, in campo medico attraverso l’esame delle modificazioni della scrittura dei pazienti malati di Alzheimer o di Parkinson e in campo educativo nella prevenzione e nella riabilitazione del gesto grafico dei bambini che hanno difficoltà.

Il grafologo collabora in sinergia con psicologi e psicoterapeuti. La scrittura è infatti segno tangibile di una sofferenza emotiva, quando questa è presente. L’analisi grafologica rappresenta allora anche uno strumento di prevenzione del disagio e della devianza nell’adolescenza: fenomeni di aggressività si riscontrano oggi per lo più per motivazioni legate a stati emotivi mal gestiti e non controllati. Nelle scritture dei bambini e degli adolescenti, in particolare, si possono riscontrare quelli che vengono definiti i segnali di allarme. La scrittura permette un’immediata comprensione delle problematiche più evidenti e il grafologo può evidenziare gli eventuali disagi e avanzare delle ipotesi sul tipo di reazioni e comportamenti che è presumibile aspettarsi dallo scrivente. Il test grafologico rappresenta quindi un aiuto per poter orientare il ragazzo nelle sue attitudini agli studi a lui più confacenti, ma anche per evidenziare eventuali disagi e prevenire episodi di bullismo o di bulimia e disturbi alimentari e/o di dipendenza.

«Ciò che deve fare il grafologo è interpretare i significati simbolici della scrittura avendo presente le radici neurobiologiche del pensiero e delle strutture emozionali e corticali implicate» (S. Deragna, 2002, p. 132).

Nell’atto dello scrivere, l’arto utilizzato è una parte esecutiva importante poiché conduce lo strumento grafico; tuttavia sono conosciuti casi di esecuzione del gesto con altri mezzi che, dopo lunga esperienza, presentano le stesse caratteristiche grafiche individuali, che identificano lo scrivente. La prima legge di fisiologia scritturale di Solange Pellat afferma infatti che il gesto grafico, essendo sotto l’influenza immediata del cervello, non può modificare forma a seconda dell’organo scrivente, a patto che questo funzioni normalmente e adeguatamente alla sua funzione. È il cervello la centrale “direttiva” delle funzioni fisiologiche e psichiche, e la sua attività è visibile nella scrittura. I segni grafici non sono casuali ma causali; per scrivere occorre la partecipazione di varie strutture cerebrali, ciascuna delle quali ha una funzione specifica.

Le malattie neurologiche sono da tempo un pilastro delle ricerche sulle basi neurali della mente e dimostrano la connessione tra cervello e mano scrivente. Ad esempio, il Morbo di Parkinson o le alterazioni motorie incidono modificando la scrittura. I seguenti sono esempi di scritture deteriorate da svariate malattie:

La scrittura evidenzia inoltre i disagi, permette un’immediata comprensione delle eventuali problematiche e avanza ipotesi sul tipo di reazioni e comportamenti che è presumibile aspettarsi dallo scrivente. La scrittura è infatti segno tangibile di sofferenza emotiva, se questa è presente. L’analisi grafologica rappresenta allora anche uno strumento di prevenzione del disagio e della devianza nell’adolescenza: fenomeni di aggressività si riscontrano oggi per lo più per motivazioni legate a stati emotivi mal gestiti e non controllati. Nelle scritture dei bambini e degli adolescenti, in particolare, si possono riscontrare i segnali di allarme.